lunedì 3 gennaio 2011

E DOMANI





"Tempo, tempo, massa grigia e informe, che occupa tutto l'orizzonte e s'avanza con le sue mille braccia tese e tutto ci sospinge contro. Non si vede uno spiraglio. Quante volte si dice: bisognerebbe fermare la tal cosa, arrestare questo evento, allontanare la scadenza, ottenere una proroga, rinviare una data, procrastinare una rata. Ma è inutile.
Tutto viene avanti come un esercito infinito, spinto da una forza bruta e insesorabile: il tempo. Tutto spunta ai limiti estremi dell'orizzonte, e cresce, s'ingrandisce, s'avvicina, empie il cielo, è su noi; e altre cose sono in marcia vicine e lontan, scavalcano i greppi, superani gli ostacoli, strisciano da tutte le parti tutte inseme, mentre quel polverio là dove la terra tocca il cielo è il nuovo che spunta all'orizzonte e presto sarà su di noi, incalzato da una forza senza cervello e senza cuore: il tempo.
Il tempo che ci piglia le ore, i giorni, gli anni, i quattrini, i capelli, i denti, la gioventu, il lavoro, i ricordi, le persone care. Tutto divora nella su amarcia che non si ferma mai. Se gli si dice: fermati!, se gli si dice: corri!, lui viene sempre con lo stesso passo, non si affretta e non rallenta.

Tempo prepotente, cieco, immenso, stupido, che occupi il cielo e la terra, e vieni avanti con le fauci spalancate, mi hai preso quello che avevo e quello che ho guadagnato, mi hai preso tutto. Che altro vuoi da me? Vuoi la mia vita?

E prenditela!"

Achille Campanile, Cantilena all'angolo della strada.

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